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Alla scoperta delle Città Creative UNESCO: 9 sono in Italia

21/11/2018Category : Arte
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Ci sono delle città nel mondo in cui è la creatività a fare da traino alla sviluppo sociale, urbano ed economico. Ebbene si, perchè anche la musica, l’arte, la letteratura, il design e tante altre attività creative possono contribuire in maniera attiva alla crescita di una città. Ma dove avviene tutto ciò?

Si tratta di 180 città – provenienti da 72 diversi paesi nel mondo – che fanno parte della Rete delle città creative dell’UNESCO (UCCN – Unesco Creative Cities Network) creata nel 2004 per promuovere la cooperazione tra le città che hanno identificato la creatività come fattore strategico per lo sviluppo sostenibile.

L’obiettivo del network delle Città Creative Unesco è quello di offrire agli operatori locali una piattaforma di cooperazione internazionale attraverso la quale “dare sfogo” all’energia creativa delle proprie città, dando loro la possibilità di diffondere usi e costumi strettamente territoriali in un contesto globale, volto a favorire lo sviluppo dell’export culturale e delle industrie creative.
Ecco il video ufficiale dell’UCCN – Unesco Creative Cities Network.

Come funziona la Rete delle città creative Unesco?

Con l’adesione alla rete, le città si impegnano a supportare e promuovere le loro migliori attività culturali legate al territorio e a sviluppare collaborazioni con altre città del network delle Città Creative Unesco, che coinvolgano non solo i cittadini ma anche aziende del settore pubblico e privato. Ogni partnership sviluppa progetti con l’obiettivo di:

  • rafforzare la creazione, produzione, distribuzione e diffusione di attività culturali, beni e servizi;
  • sviluppare centri di creatività e innovazione e ampliare le opportunità per i creatori e i professionisti nel settore culturale;
  • migliorare l’accesso e la partecipazione alla vita culturale, in particolare per gruppi e individui emarginati o vulnerabili;
  • integrare pienamente cultura e creatività in piani di sviluppo sostenibile.

La Rete delle città creative dell’UNESCO prevede 7 settori creativi, in ognuno dei quali sono collocate le 180 città che ne fanno parte:

Città Creative per la Musica  (che include 31 città)
Città Creative per la Letteratura (28)
Città Creative per il Cinema (13)
Città Creative per  l’Artigianato e l’Arte popolare (37)
Città Creative per il Design (31)
Città Creative per le Arti Digitali  (14)
Città Creative per la Gastronomia (26)

Ogni anno i 180 rappresentanti di tutte le città creative si riuniscono per fare il punto della situazione, prendere spunti, instaurare nuovi rapporti e valutare nuove eventuali candidature. Nel meeting del giugno 2018, tenutosi nelle città creative di Cracovia e Katowice (Polonia), hanno preso parte anche le ultime 64 città aggiunte alla Rete delle Città Creative Unesco, con un forte successo del continente africano che va ad aggiungere al network ben 9 città, una delle quali è Città del Capo, inserita nella categoria Città Creativa per il Design.

Hai già letto il nostro articolo dedicato all’Africa come continente emergente?

Perché l’Africa influenzerà i trend del futuro?

Le Città Creative UNESCO italiane

Le Città Creative Unesco in Italia sono 9:

  1. Fabriano è città creativa per l’artigianato e l’arte popolare, riconosciuta per i suoi mestieri nobili e da un’antichissima tradizione. Celebre per la qualità nella produzione della carta, Fabriano vanta una lunga tradizione di fabbri, ceramisti, tessitori che nei secoli hanno avviato vere e proprie industrie produttive. Nel 2019 sarà proprio Fabriano ad ospitare il Meeting Annuale della Rete delle Città Creative.
  2. Roma, nominata nel 2016 come città creativa per il cinema.
  3. Parma, città creativa per la gastronomia è una delle città che vanta il maggior numero di prodotti tipici tutelati da marchi di qualità in Italia (DOP, IGP, STG).
  4. Torino, eletta città creativa per il design grazie alla promozione e al supporto del mondo del design in tutte le sue strutture attraverso un programma di iniziative che porteranno Torino a prendere il ruolo di città chiave per il design in Italia e nel mondo.
  5. Bologna, città creativa per la musica, grazie alla presenza di prestigiosi luoghi culturali dedicati alla musica quali il Teatro Comunale, il Museo Internazionale e Biblioteca della Musica e alla realizzazione di diversi eventi musicali di fama internazionale.
    foto di Bologna unesco creative city music

    Musicisti in Piazza Maggiore, Bologna

  6. Milano, città creativa per la letteratura è stata dimora di celebri scrittori, affermando una ricca tradizione letteraria. Umberto Eco, Carlo Porta, Alessandro Manzoni, nonché i premi Nobel Eugenio Montale e Dario Fo, sono solo alcuni degli scrittori milanesi che hanno, nel tempo, arricchito la letteratura italiana con le loro opere.
  7. Pesaro, città creativa per la musica, è la città natale di Gioachino Rossini, compositore del Barbiere di Siviglia e Guglielmo Tell e ha contribuito notevolmente a plasmare la storia dell’opera. Il Conservatorio Statale di Musica, istituito in onore di Rossini, è uno dei più antichi e prestigiosi conservatori d’Italia. Pesaro conta oltre 700 musicisti e 40 gruppi, tra cui orchestre, gruppi musicali e cori.
  8. Carrara è dal 2017 città creativa per l’artigianato e l’arte popolare. Situata ai piedi delle Alpi Apuane nel nord della Toscana, Carrara è conosciuta in tutto il mondo per le sue cave di marmo bianco. Utilizzato fin dai tempi dell’Antica Roma, il prestigioso marmo di Carrara è stato utilizzato nelle più celebri opere d’arte della scultura italiana. Tra gli artisti troviamo Michelangelo, Canova, Bernini e gli artisti contemporanei Cattelan e Fabre.
  9. Alba, città creativa per la gastronomia, è lo storico e fiorente centro delle Langhe Roero in Piemonte, in Italia. La città è capitale del celebre tartufo bianco. Negli anni ’90, è stata anche riconosciuta come un città chiave nella nascita e nello sviluppo del movimento Slow Food.

Una grande varietà creativa insomma, visto che le città creative italiane includono 6 delle 7 categorie stabilite.

Le Città Creative Unesco rappresentano luoghi magici, che coniugano storia e tradizione, estetica e innovazione. E’ anche in queste realtà che possono emergere nuove tendenze

Tutti i progetti rappresentano dei piccoli passi verso l’attuazione dell’agenda per lo sviluppo sostenibile stabilita dall’Unesco e da conseguire entro il 2030. Una grossa ambizione che ci auguriamo, grazie al contributo di tutti, possa diventare un grande successo per l’intera umanità.

Dai un’occhiata agli obiettivi Unesco per lo sviluppo sostenibile.

foto UNESCO and Sustainable Development Goals

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